Un matrimonio... tradizionale!
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Oggi è San Giovanni, una data che ci spinge a celebrare la giornata più lunga dell’anno e la natura nel suo massimo splendore.
Una tradizione a cavallo tra religione e paganesimo ci sprona a sfruttare la magica atmosfera della notte tra il 23 e il 24 giugno e, se con la luce ci invita ad accendere fuochi propiziatori per celebrare il sole, al tramonto ci porta a preparare l’acqua di San Giovanni, a rappresentare la luna.
Eccoci quindi a uscire per una passeggiata serale, a raccogliere fiori di campo, aromi ed erbe spontanee, da soli con i nostri pensieri oppure in compagnia, per allontanare lo stress della giornata e rientrare in sintonia con la natura.
Credenze, tradizioni, usanze o fesserie… ognuno ha la sua opinione, ma a prescindere dal motivo per cui le seguiamo, spesso queste tradizioni ci portano a rimetterci in contatto con qualcosa che dimentichiamo o che diamo per scontato.
Il matrimonio è uno di quegli eventi costellati di tradizioni di questo tipo… che dici? Andiamo a scoprirne qualcuna insieme?
Né di Venere né di Marte, nè si sposa e nè si parte
Quest’anno mai come prima si sono aperti i matrimoni in vari giorni della settimana, per compensare tutti gli spostamenti di data obbligati dalla pandemia, ma la tradizione ci inviterebbe a evitare i matrimoni di martedì e venerdì, come mai? Beh, in antichità il martedì era il giorno dedicato al dio della guerra Marte, una divinità che nessuno vorrebbe come protettore del proprio matrimonio. Per quanto riguarda il venerdì, invece è un giorno considerato di digiuno e penitenza nella religione cattolica, quindi non indicato per una grande festa. Ma non funziona così per tutti, in Norveglia ad esempio, il venerdì è tra i giorni preferiti perché dedicato alla dea Venere, dea dell’amore e della bellezza.
SOMETHING OLD, SOMETHING NEW, SOMETHING BORROWED, SOMETHING BLUE
Dalla tradizione anglosassone sta arrivando anche in Italia l’idea, per la sposa, di indossare qualcosa di vecchio, a simboleggiare l’infanzia e l’adolescenza, qualcosa di nuovo, per il percorso che si va a iniziare insieme, qualcosa di blu, come simbolo di purezza e qualcosa di prestato, segno di legame e affetto con i propri cari.
Anulare della mano sinistra
La fede matrimoniale va indossata rigorosamente sul dito anulare della mano sinistra; l’origine di questo gesto risale agli antichi Egizi, essi credevano infatti che lungo quel dito passasse una vena che andava direttamente al cuore.
Confetti, il numero perfetto
E’ risaputo che i confetti non vanno mai regalati in numero pari, ma sarebbe anche consigliato regalarne 5, infatti nell’insieme sarebbero segno e augurio di salute, fertilità, lunga vita, felicità e ricchezza per gli sposi.
Il velo
Il velo da sposa fu introdotto dagli antichi romani così che il diavolo e gli spiriti maligni venissero confusi, proteggendo quindi la sposa da essi e soprattutto dal malocchio ricevuto da un eventuale corteggiatore deluso. Ancora meglio, poi, se il velo era prestato da una donna felicemente sposata, in quanto assumeva anche un ruolo di portafortuna.
Queste non sono altro che una piccola parte di tutte le tradizioni che ci sono nel matrimonio, ma, come puoi notare, credendoci o no, molte di queste sono entrate a far parte del rito stesso.
Che ne pensi? Le conoscevi tutte? Hai qualche tradizione di cui vuoi parlarci? Lasciaci un commento qui sotto!
A giovedì prossimo!